L’arcobaleno di Auschwitz
Qualcuno un giorno
pensò di rubare a ognuno
un pezzo di cielo
e rompere l’arcobaleno
Ghermiti e umiliati
furono uomini e colori
Gli ebrei e il giallo delle stelle
Il blu del mare e gl’immigrati
I politici e il rosso dei papaveri
Il colore delle viole e i Testimoni di Geova
I matti e i sensatetto e il nero della notte
Il verde dei prati e i delinquenti
Gli zingari e il marrò delle castagne
Gli omosessuali e il rosa della speranza
Il macabro arcobaleno riunì
tante diverse genti in
uno stesso pezzo di terra a
coltivar paura e veleno
Qual di sorte fosse il colore
mai come allora uomini
furono uguali davanti la
morte ma diversi
davanti altri uomini
Un treno impazzito decise la rotta
Pensò che recidere
fosse la soluzione
di tutto
E per anni andarono
in fumo tante vite
Sbiadirono insieme
gioie e colori
Ad ogni anno ce ne ricordiamo
Soprattutto se ne ricorda
Il cielo
Cui abbiamo restituito
L’arcobaleno
DOVE MI PORTERA' LO SCONOSCIUTO
MANDATO DA UN RICHIAMO MISTERIOSO
COME UNA BIMBA CHE NON HA CREDUTO
LO SEGUO COL CUORE CORAGGIOSO
E IL VOLO SEMPRE APERTO
AD ACCOGLIERE ALI DA DISOCCUPATO
NON MANCA NIENTE NEL CONCERTO
ANCHE IL BIMBO PIU' MALEDUCATO
L'UOMO CHE VUOL ESSERE PIU' ESPERTO
QUELLO CHE VUOLE ESSERE IL PIU' DOTATO
IL LAVORATORE CHE HA BISOGNO DELLA PUTTANA
IL PRINCIPE CHE VUOLE ENTRARE NELLA TANA
TUTTI OSSESSIONATI DA UN MOSTRO
CHE CI ASSILLA E CI OSSESSIONA
QUASI TENTATI A DIVENIRE CAGLIOSTRO
FARE UNA MAGIA CHE CE LA MANDI BUONA
CI AIUTI TUTTI A MANTENERE I NOSTRI IMPEGNI
PER FARE ANCORA DEI DISEGNI
IN QUESTO FUTURO APERTO AL CREDITO
SCONFIGGERE IL MOSTRO CHIAMATO DEBITO!
DANIDANNUSA